E’ tornato il Noccioleto a Tenuta Garino!

Nel mese di gennaio 2020 è stato impiantato un primo noccioleto di circa 2,5 ettari attorno al nucleo principale delle case di Garino aggiungendosi ai 15 ettari di vigneti ,10 ettari di seminativi e alle aree naturali pre-esistenti . La corilicoltura ( Corylus avellanae è il nome della nocciola) esisteva già negli anni 50 e ne permangono le tracce in alcuni appezzamenti ma fu poi abbandonata alla fine della mezzadria. Negli anni 80 i precedenti proprietari impiantarono colture da legno come noce americano e ciliegio che finirono in abbandono. Claudio ha lavorato e investito negli ultimi tre anni per il pieno recupero dei terreni che sono stati seminati a grano e orzo. Le parti leggermente più scoscese sono diventate noccioleto in attesa di valutarne l’eventuale ampliamento. La varietà di Corylus avellanae coltivata in zona veniva chiamata Tonda Gentile delle Langhe ma l’indicazione geografica ha dovuto essere sganciata dal nome varietale per non essere utilizzato ingannevolmente in tutto il mondo. Adesso si parla di varietà “ Trilobata” ed è stata riconosciuta l’indicazione geografica Piemonte con la zona di pregio “delle langhe”: un percorso lungo e virtuoso che ha seguito quello del vino e di altri prodotti di pregio. La nocciola delle Langhe ha dimensioni inferiori ad altre varietà nazionali ed internazionali ma un inconfondibile gusto e ottima conservabilità. Come non dare nuovamente uno spazio al Nocciolo in una zona dove è nato il sig. Ferrero ,quello della Nutella? La sua storia inizia nei comuni limitrofi di Farigliano e Dogliani prima di approdare alla sede di Alba. Si tratta di una coltura non facile che richiede diversi anni prima di andare in produzione ma ha oggi un particolare valore per i buoni prezzi dello sgusciato e per gli usi alimentari e dolciari che si fanno. Veniva raccolta manualmente nei lunghi giorni d’agosto quando cade in terra matura ma oggi l’introduzione di raccoglitrici meccaniche ha facilitato il lavoro che comprende ,oltre alle lavorazioni sul suolo, una potatura di mantenimento e alcuni interventi fitoiatrici . Le vecchie piante rimaste dalle coltivazioni del passato faranno da utilissimi impollinatori per una pianta che è “monoica” cioè vede entrambi i gameti sullo stessa pianta. Il piccolissimo fiorellino rosso che si apre ad inizio anno ed i filamenti ( amenti) che lo spruzzeranno di polline. Prossime valutazioni agronomiche ed aziendali stabiliranno l’eventuale ampliamento della superficie attuale.

Tenuta garino

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