L’Alta Langa DOCG


Nonostante la coltivazione di vitigni variegati, la Tenuta del Garino ha deciso di specializzarsi nella produzione di spumante “metodo classico” ed in particolare dell’Alta Langa docg.

L’Alta Langa docg non è solo una denominazione effervescente, ma richiama un’area geografica suggestiva e distintiva, dove le vigne guardano le cime innevate delle Alpi e respirano ugualmente il mare.
L’Alta Langa docg è lo spumante metodo classico del Piemonte: prodotto in Italia fin dalla metà dell’Ottocento, importato dalla Francia da Carlo Gancia, a partire dagli anni Novanta inizia ad assumere un’identità propria, circoscritta e definita.
L’Alta Langa Docg di Tenuta Santa Maria del Garino ha visto la luce con il millesimato 2019 di uve Pinot Nero in purezza. La produzione è contenuta, per così dire “di nicchia” e viene affidata alla grande e preziosa esperienza della Famiglia Cordero di Priocca.

Note di degustazione

L’Alta Langa Docg di Tenuta del Garino ha visto la luce con il millesimato 2019 di uve Pinot Nero in purezza.
Una produzione contenuta e un’etichetta dallo stile moderno e minimale realizzata dall’Architetto Giulia Mondino.

Colore giallo paglierino con riflessi dorati
Limpidezza: cristallino brillante
Gustativo: sentori floreali accompagnati da frutti esotici dal punto di vista olfattivo, gusto pieno e ricco esaltata da una buona acidità.
Perlage: fine, elegante, numeroso e persistente
Temperatura di servizio:8/12 gradi

Edizione speciale: etichetta d’autore

Le prime tre annate di Alta Langa docg porteranno il segno e la firma di Marco Schiavone (Torino, 1990), artista torinese la cui ricerca artistica si sviluppa approfondendo lo studio del paesaggio naturale, delle sue modificazioni antropiche e della rappresentazione e/o ricostruzione di questi ambienti attraverso la fotografia, l’installazione, il disegno e la scultura.

La passione per l’arte ha suggerito la realizzazione di un’edizione limitata di bottiglie di Alta Langa aventi sull’etichetta principale un’opera grafica di un artista chiamato espressamente a confrontarsi con il tema “arte, vino e paesaggio”.